17 dic 2012

Un viaggio da duri e puri - Giorni nove e dieci


09/08/2009
GIORNO NOVE

GRANADA - CORDOBA


Oggi Cordoba.
Ascolto Jimmy Page and The Black Crowes, il live al Greek Theatre del 1999. Perchè Pagey e Percy li tratto alla pari, se un giorno ascolto uno il giorno dopo devo ascoltare l'altro...
Stamattina ci siamo svegliati alle 9:00, tardissimo vista la nostra routine. Colazione (la solita: cornetti vuoti di quarta scelta e acqua, wow!) con calma e via a smontare il campo. Siamo andati via da Granada alle 12:00, mai avevamo fatto così tardi...
La verità è che dopo nove giorni iniziamo a sentire tutto il peso del viaggio, e comincio a chiedermi a volte perchè io abbia deciso di spendere le mie ferie estive facendo questa vita di merda. Faticando, al posto di stare a sciacquare in qualche posto di mare non facendo un cazzo dalla mattina alla sera. Già, perchè ora sono qui sotto la luce del cesso del campeggio, con un vago puzzo di merda, a 2.600 Km da Milano a imbrattare questo taccuino?
La risposta è semplice quanto immediata: a me non frega un cazzo di sciacquare le palle. Anzi, io sto meglio con le palle sporche, o immerse brevemente in acqua fredda.
Certo non sono un barbone: spendo 2 Euro per mangiare, ma poi la sera sono qui con il mio bel pacchetto di Marlboro sempre pieno, il mio Nikpod II da 360 Euro e le mie cuffie Bose da 100 Euro. Diciamo che ho poche priorità, e miro a soddisfare quelle. Del resto me ne fotte meno di un cazzo. Se per soddisfare la curiosità di scoprire l'effetto che fa sulla faccia il vento dei Pirenei devo mangiare merda per 18 giorni, va bene. Mi adatto. E basta.
Dunque oggi Cordoba. 


Islam e Cattolicesimo insieme. Anzi, uno dentro l'altro. E già perchè la moschea della città (la più grande e sfarzosa di tutto l'Islam occidentale, dato che Cordoba era la capitale di tutto il territorio arabo andaluso) dopo la conquista cristiana è stata adibita a cattedrale. E siccome i cattolici erano scomodi a dire messa nella selva di colonne tipica delle moschee, nel XVI secolo hanno pensato bene di costruirci una chiesa barocca. Non sopra la moschea, ma dentro! L'effetto è stranissimo: un enorme luogo di culto islamico, con colonne e archi tipici, e all'improvviso il marmo bianco e il figlio del falegname inchiodato.
Ancora commistione, e ai massimi termini.


Dopo la visita alla cattedrale (8 Euro a cranio, ottimamente spesi) abbiamo fatto un tour (anzi, un tour de force: zaini carichi e sole cocente) di tutta Cordoba a piedi. Bellissima.
Poi camping, montare la tenda, mangiare fuori perchè domenica qui è tutto chiuso (e kebab fu...), di nuovo camping.
Domani Siviglia, di cui non sappiamo un cazzo (come del resto non sapevamo un cazzo di tutti gli altri posti in cui siamo stati, ma è bello così: farsi stupire...).
Ed ora alle brande, domani è un altro giorno e si vedrà... Siviglia.
10/08/2009
GIORNO NOVE

CORDOBA - SIVIGLIA


Sera tardi, LilloArzillo e il Cunctator rientrano in campeggio in moto. Scendendo dal mezzo, LilloArzillo alza lo sguardo al cielo e si ricorda che quel giorno è una data particolare. Si rivolge quindi al suo compagno di viaggio: "Ehi, oggi è il 10 agosto!".
I due alzano gli occhi al cielo, senza dire niente per qualche secondo. Scrutano. E' LilloArzillo a rompere il silenzio: "Apposto" dice, e si allontana verso la tenda. Il Cunctator ride, quest'anno è andata così...
Oggi Siviglia. Volevo fare una foto con un barbiere (il barbiere di Siviglia!) ma come in Italia al lunedì son tutti chiusi...
Nonostante questo, la città ci è piaciuta tantissimo. 


Abbiamo anche visitato il palazzo reale gratis, sfruttando le nostre datate tessere universitarie (il Cunctator è riuscito a entrare mostrando la showcard del cinema!) spacciandoci per studenti in corso. Niente di più falso! Comunque, 7 Euro e 50 a cranio risparmiati.


Oggi poi ho sentito al telefono Joaquìn, ed ha confermato che ci ospiterà a Malaga. Ottimo, questa è una cosa che serviva per tranquillizzare il Cunctator... Soldi risparmiati, riposo in una casa, una guida del luogo durante una delle feste più enormi del Mediterraneo. E chi sta meglio di noi?
Durante la visita a Siviglia, abbiamo trovato un supermercato in cui un litro di birra Cruzcampo (da oggi la nostra birra spagnola preferita) costava 1 Euro e 10! Una litrata a testa, e passa la paura...


Mentre gustavamo la nostra cerveza ghiacciata seduti sulla panchina di una piazza insieme ad altri barboni abbiamo conosciuto Massimo: 40 anni, toscano, solo e con tanta voglia di trasferirsi a Siviglia per sempre. La sua storia mi ha fatto un po' tristezza e, paradossalmente, il suo desiderio di fuggire mi ha fatto venire tanta voglia di tornare e casa. Già, stasera un po' di saudade. Per il resto, tuttapposto.
Domani si guida fino a Cadice, per raccontare che veramente un'estate ho girato a destra a Genova e sono andato dritto finchè non è finita la strada. E ho la testa piena dei posti che ho visto. 
Mica cazzi.

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