Sabato, tarda mattinata. Come spesso accade, Nemico è nel suo antro a raccontare la propria vita attraverso stralci di canzoni, venendo regolarmente preso per pazzo dai suoi conoscenti.
Trillo del telefono, è Doktor Terror. Nemico risponde prontamente, cosa che capita abbastanza di rado.
- Pronto...
- Addirittura sei già sveglio?
Non c'è niente da fare, Doktor Terror considererà sempre Nemico un gran fancazzista. E forse in parte ha ragione.
- Veramente da un bel po'.. Tu dove sei?
- Sto tornando a casa... Ehi, da mangiare ho comprato il pane alle noci! Ti piace?
- Sisi, no hay problema.
Nemico con gli anni si era abituato ai pasti frugali. Aveva anche imparato ad apprezzare quell'euforia immotivata che a volte, scaturita da particolari insignificanti, sembrava pervadere Doktor Terror. Spesso accadeva anche a lui di vivere quell'euforia, ma d'altra parte i due condividevano il patrimonio genetico...
- Senti, devo prendere qualcos'altro?
- Sì, compra il dentifricio perchè è finito.
Un'istruzione chiara e semplice, che non lasciava spazio a fraintendimenti.
- Va bene, a tra poco.
Suona il campanello. E' Doktor Terror, in maniche di camicia anche se è sabato mattina. Nemico abbandona il suo antro e va ad aprire; indossa una replica della maglia ufficiale di Mila Hazuki e, all'orecchio sinistro, un pendente colorato a forma di pappagallo.
Pensò di essere il più strano tra i due.
Sicuramente era il più effeminato.
Doktor Terror lo saluta dandogli una schicchera sul pendente a forma di pappagallo, facendolo roteare divertito. Nemico emette un gemito di dolore, portandosi una mano all'orecchio.
Sì, sicuramente era il più effeminato.
- Ho fatto la spesa.
- Lo so...
- Ti ho preso lo spazzolino, il dentifricio me lo sono dimenticato... Vuoi un pezzo di pane alle noci?
- Ma lo spazzolino ce l'ho, era il dentifricio che mi serviva...
- Vabè... Ehi, vieni a vedere che regalo fantastico mi sono fatto...
Sebbene Nemico sia appena stato privato del diritto inalienabile di lavarsi i denti al mattino col dentifricio, segue Doktor Terror in cucina. La curiosità di scoprire quale eclatante regalo una persona possa farsi entrando in un supermercato era troppa.
- Guarda qua!
- Un coltello da cucina?
- Ma non vedi che la lama è bianca? Secondo te che vuol dire?
- Che è di plastica?
Nemico sapeva benissimo che la lama non poteva essere di plastica, ma non riusciva a resistere al piacere di far incazzare Doktor Terror; e il pensiero di avere un figlio scemo era una delle cose che più lo facevano incazzare...
- Congratulazioni, sei veramente molto acuto. La lama è di ceramica, molto più tagliente dell'acciaio e in grado di mantenere per sempre l'affilatura. Deficiente.
- Ah...
Nemico avrebbe preferito un tubetto di dentifricio.
- Dai, prendi qualcosa da tagliare! Questo pacchetto di sigarette sul tavolo è pieno?
- Sì...
- Meglio così...
- No, eddai aspetta! Ne vado a prendere uno vuoto di là, tanto ne ho una caterva...
- Prendine un po', facciamo a chi ne taglia di più in un colpo solo!
Allucinazioni competitive calate in un contesto estremamente stupido. Il tubetto di dentifricio diventava un pensiero sempre più lontano...
- Metti un tagliere sotto i pacchetti, iniziamo con due uno sull'altro...
- Ok! Ehi, ma quanto l'hai pagato questo aggeggio?
- Eh...
Nemico si ricordò in quel momento il perchè anni fa aveva fatto la scelta che ora gli costava ogni giorno 11 ore del suo tempo: non essere mai costretto ad annegare la sua parte più genuina e infantile nella contingenza. Usare il suo poco tempo libero a disposizione per viziare il bambino che aveva dentro, accontentando ogni suo capriccio e non dicendogli mai: "Ora non si può, magari lo compriamo al ritorno".
- Ne ho tagliati cinque insieme, ho vinto! Hai visto che sa fare il tuo vecchio padre?
- Shoooooogun!!!!
Sì, era questo che stava cercando di fare. Era questo il perchè ne valeva la pena.
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