13 nov 2009

Senza un'idea non ci si alza dal letto, purtroppo

E’ da un po’ di tempo che un’idea mi sconfinfera nella mente. Io vengo spesso pervaso da passioni folgoranti, estemporanee e momentanee: solo nell’ultimo anno ho provato nell’ordine a suonare la chitarra, risolvere il mistero del Mostro di Firenze (che non è Pacciani, di questo sono sicuro), imparare il linguaggio Sioux, diventare un esperto di disastri aerei, aprire un centro benessere e/o un pub. Sono passioni che mi coinvolgono totalmente per alcuni giorni, per poi venire regolarmente accantonate e sostituite. Per questa idea invece è stato differente, è un qualcosa di concreto che si è sedimentato nel mio cervello fino a farmi decidere di provare a metterla in atto.

Tutto è nato una sera, durante una cena a casa dei miei genitori in cui mio fratello ha detto che la nostra è “una famiglia di cervelli buttati nel cesso”. Niente da eccepire su questo, la nostra è una grande famiglia (di nome e di fatto) in cui ogni membro ha una qualche vena creativa, che periodicamente emerge come da un fiume carsico: c’è chi dipinge, chi scrive prosa, chi poesia, chi suona, chi realizza cortometraggi. Nessuno di noi, con qualche eccezione, ha però cercato di rendere quest’inclinazione un lavoro, e quindi ognuno è finito a guadagnarsi da vivere come può. Il risultato è una grande casa (anche qui, di nome e di fatto) in cui non ci si annoia mai, ma si è più o meno tutti a carico.
Ebbene, se è vero che abbiamo buttato i nostri cervelli nel cesso, la mia idea consiste semplicemente nel rendere quel cesso pubblico. Mi piacerebbe creare un sito internet in formato rivista, in cui un gruppo di parenti e amici dia sfogo alle proprie pulsioni creative. Una sorta di aggregatore quindi, che sia anche punto di ritrovo e di confronto per persone con interessi in comune.
All’inizio ero un po’ scettico circa la reale fattibilità dell’idea, ma poi mi sono informato riguardo modalità e costi di registrazione di un dominio e l’effettiva difficoltà di realizzare da zero un sito internet: niente di impossibile. Alla fine il lavoro più grosso sarà proprio la realizzazione dei contenuti, com’è giusto che sia.

Ho deciso allora di cominciare a sondare un po’ il terreno, cercando di coinvolgere le persone che secondo me avrebbero potuto avere qualcosa d’interessante da dire. Subito dopo Nemico la prima ad essere contattata è stata Nemesi, che si è dimostrata entusiasta dell’iniziativa. Lei ha già collaborato con una rivista cartacea (“Resine”, giusto per fare un po’ di pubblicità gratuita…), scrivendo recensioni di mostre culturali e spettacoli teatrali nell’area di Milano. Nemico e Nemesi vanno molto d’accordo quando si parla di personaggi storici o letterari, abbastanza d’accordo quando si parla di personaggi contemporanei, per niente d’accordo quando si parla delle persone che li circondano. Il fatto che l’ultimo argomento non rientrerà tra quelli trattati dal sito mi fa ben sperare sulla proficua durata della loro collaborazione, e se si manderanno a quel paese sarà solo l’ennesima tacca da aggiungere al lunghissimo bastone su cui entrambi tengono il conto delle loro litigate. Altro membro di quella che è già una “mini-redazione” è il Figlio Intellettuale, essere antropomorfo metà medico e metà letterato. Lavorando a Bari per una nota casa editrice, contribuirà a tenere informati i futuri lettori di eventi culturali nella zona centro-sud (oltre naturalmente a contribuire con la sua scrittura creativa, cosa per la quale a mio modesto parere è molto dotato). Se la redazione del sito fosse l’Opus Dei, Nemico, Nemesi e il Figlio Intellettuale ne sarebbero i membri numerari, totalmente coinvolti nell’organizzazione. Attorno a loro ruota tutta una serie di membri non-numerari (o freelance, per usare un termine che non rimandi a superstizioni, divinizzazioni di preti spagnoli fascistoidi e speculazioni finanziarie) che con il loro materiale riempiranno le pagine della rivista virtuale. Tra questi, molti di loro sono membri della grande famiglia: in primo luogo Mythos, il patriarca, di cui ho chiesto alla Matrona (sua moglie) il permesso di pubblicare una selezione di poesie; seguono alcuni dei figli di Mythos e Matrona: Sadik, il primogenito, che ha un notevole background pulp; Satanik, pittore e fotografo semi-affermato; Lollipop, ultimo rampollo maschio di Mythos, bassista e vignettista; Nikobule, ultimogenita, classicista e appassionata di cinema. Completano la rosa provvisoria della redazione NomeCognome, studente di lettere al perenne seguito di Camerlenga, il Quinto Elemento e Larenta (sorella di Nemesi) che dovrebbe darci una mano con il logo e il design del sito. Siamo già un nutrito gruppo di persone dunque, tutte più o meno disposte a metterci del loro. Grande assente è per ora l’Uomo Focaccina, con cui ultimamente ho avuto poche occasioni per parlare. Confido però che si aggiunga anche lui al gruppo, assieme magari al Corvo cui andrebbe di diritto la corrispondenza dagli Emirati Arabi.

Ad oggi l’iniziativa è un totale work in progress, stiamo iniziando a collezionare materiale pubblicabile e cominciando a definire la macrostruttura della rivista, che non ha ancora un nome. Prometto però che aggiornerò da questo spazio (che non verrà abbandonato) voi “sparuti lettori” sui prossimi sviluppi. E comunque vada, sarà un successo.



3 commenti:

Primo aggiornamento: abbiamo reclutato l'Uomo Focaccina, che ha aderito dopo essere passato dal covo di Nemico (dove è stato annichilito a PES...)

scusate!
ma io non conto niente!
pure io voglio scrivere..Tapirinha sara' il mio nome ecco!

Ma infatti la redazione è ancora provvisioria... E comunque fa piacere che l'idea sia piaciuta e che si faccia a sportellate per esserne coinvolti... Comunque tengo a precisare che ognuno apparirà col suo vero nome mettendoci la faccia, è solo qui che per esigenze creative e di privacy uso nomi contingenti... E Tapirinha sarà il tuo, dato che anche Nikobule indirettamente ha scelto il suo nome autonomamente (perchè voi due è sempre meglio trattarvi alla pari..)