IN MORTE DI L.T.
Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi,
Dio, fra le sue braccia,
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte,
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.
F. D. A.
IL PARADIGMA DEL TRADIMENTO
Il senso di colpa può indurre a due atteggiamenti opposti. La differenza tra i due è carica di tensione. L’uno trova la strada del pentimento e viene riaccolto. E’ pronto ad
accettare il perdono. Non dispera. Soffre (...). L’altro è tanto inorridito dal proprio stesso
tradimento da non credere più nel perdono. Questa è la vera differenza. Due diversi tipi di
rimorso, di autoaccusa. Uno che non degenera mai nel nichilismo e che non è refrattario a un
processo di ricomposizione delle ferite aperte dal male. E uno in cui invece si è spenta la fede nel
perdono, che si abbandona all’autoannientamento e annichilisce le possibilità di rinnovamento
ancora aperte. Credo che questa sia una lezione importante per tutti coloro che, in modi diversi,
hanno consapevolezza della colpa e tentano di elaborarla.
Un’autocondanna falsamente dilatata,
che degenera nella negazione totale di sé, non è un modo appropriato per rapportarsi alla colpa.
Salto di palo in frasca, accorgendomi che la soluzione l'ho sempre avuta in tasca.
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